In arrivo buone notizie per gli insegnanti precari: entro il 2025 verranno assunti tramite concorso scuola ben 70mila docenti. Tutti i dettagli sui bandi e le modalità di selezione.
Dopo mesi di attesa arriva finalmente una buona notizia per gli insegnanti precari. Il mondo della scuola anche quest’anno sta subendo delle variazioni importanti, soprattutto con il nuovo governo e la possibilità di arrivo a quell’autonomia differenziata che tanto sta facendo discutere il mondo della politica.
In attesa che si faccia chiarezza su questo delicato aspetto, possiamo dire che intanto gli attesi concorsi sono in arrivo. E finalmente si potrà consentire a tanti docenti precari l’inserimento stabile nel mondo del lavoro. In particolare ci sono tre bandi che garantiranno l’inserimento di 70mila insegnanti entro il 2025.
Si tratta davvero di una bella notizia in quanto soprattutto il primo di questi tre sarà un concorso definito sprint, ovvero dedicato a tutti i docenti precari e si svolgerà in tempi molto rapidi. Da qui si consentirà a 20mila insegnanti di partite con una cattedra già a settembre.
Concorso scuola: tutti i bandi e le modalità di selezione
Per quel che riguarda invece gli altri due, si tratta di concorsi con bandi Pnrr per restanti 50mila posti con conseguente inserimento entro il 2025. Il primo scaglione di docenti inseriti si avrà nel 2024. Il tutto avverrà con selezioni ordinarie con cadenza annuale e sarà riservato ai docenti che avranno conseguito i 60 crediti formativi universitari.
Una quota di posti saranno poi destinati ai docenti che nel corso del percorso formativo abbiano maturato un esperienza di almeno tre anni di supplenza. Si discute in queste ore anche un nuovo possibile sistema di reclutamento dei docenti.
Potrebbe interessarti anche: Superenalotto, si punta al Jackpot da sogno: i numeri attesi
Potrebbe interessarti anche: Fastweb down in tutta Italia: la protesta degli utenti
Che possa finalmente permettere a tutti i precari di entrare in modo rapido nel mondo della scuola. Considerando anche la situazione attuale che vede molti istituti sotto organico, con carenze importanti.