Muffa in casa, scoperte le cause che la favoriscono: come evitare il peggio

L’umidità nell’ambiente domestico è il quantitativo di vapore acqueo presente nell’aria, una componente essenziale per il comfort abitativo.

La presenza di umidità all’interno degli edifici può provocare diversi problemi, tra cui la formazione di muffe, con effetti nocivi sia sulla salute delle persone che sull’integrità delle strutture. È una problematica diffusa e spesso ostica da risolvere. È importante identificarne attentamente le cause e adottare le giuste contromisure.

L’eccesso di umidità è dannoso, perché principalmente crea le condizioni ideali per la proliferazione di microrganismi, tra cui le muffe. Questi funghi, una volta insediatisi in un ambiente adatto, si moltiplicano rapidamente compromettendo la qualità dell’aria e il comfort abitativo.

Identificare e misurare l’umidità in casa e le cause della muffa

L’umidità eccessiva in casa può manifestarsi attraverso la comparsa di macchie sulle superfici, compromettendo la salubrità dell’aria e, di conseguenza, mettendo a rischio la salute degli abitanti. È fondamentale mantenere un’umidità relativa intorno al 50%-60% e una temperatura di circa 20°C per garantire un ambiente salubre. Per monitorare questi parametri, è possibile utilizzare strumenti come gli igrometri o, in alternativa, i moderni cronotermostati, che integrano la funzione di monitoraggio dell’umidità insieme alla temperatura.

L’umidità all’interno delle abitazioni può derivare da diverse fonti e manifestarsi in vari modi. Tra le principali cause troviamo: umidità di risalita, umidità da condensa, infiltrazioni e umidità dovuta ai materiali da costruzione. Ognuna di queste situazioni richiede un‘analisi specifica e interventi mirati per essere risolta. Ignorare il problema o intervenire in modo superficiale può compromettere sia la salute delle persone che l’integrità strutturale dell’edificio.

Diversi ambienti domestici sono particolarmente esposti al rischio di formazione di muffe, soprattutto quelli come bagno e cucina, dove l’umidità è naturalmente più elevata a causa dell’attività svolta. Anche cantine e scantinati, oltre agli ambienti poco esposti alla luce solare, sono a rischio. I soffitti, in particolare gli angoli meno aerati, sono spesso punti critici per la formazione di muffe.

Una volta individuate le cause dell’umidità, è possibile intervenire con soluzioni mirate per risolvere il problema alla radice. Ecco alcune delle strategie più efficaci:

Inserimento di una barriera meccanica per fermare l’umidità di risalita.
Inserimento di una barriera chimica per combattere l’umidità nelle murature.
Risoluzione dei ponti termici con cappotto isolante e infissi performanti.
Installazione di un sistema di ventilazione meccanica.
Deumidificazione elettrofisica.

Adottare una o più di queste soluzioni, a seconda delle specifiche caratteristiche dell’edificio e delle cause dell’umidità, può garantire un ambiente domestico più salubre e sicuro.

Esistono anche soluzioni avanzate per risolvere in modo duraturo i problemi legati all’umidità, come l’utilizzo di pannelli termoisolanti e deumidificatori, che garantiscono un’adeguata traspirabilità delle pareti e una protezione a lungo termine delle strutture. Inoltre, strumenti come termocamere e sonde igrometriche Bluetooth consentono di individuare con precisione le aree interessate dalla muffa e di adottare le giuste contromisure.

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