Chi è Chico Forti, l’uomo che tornerà in Italia dopo 24 anni di carcere

Chi è Chico Forti, l’uomo che tornerà in Italia dopo 24 anni di carcere negli Usa? Andiamo a conoscere i dettagli di una vicenda assurda che sta facendo discutere parecchio in questi giorni. 

Tanto si sta parlando e discutendo nelle ultime ore del personaggio e della storia di Chico Forti, che dopo 24 anni di carcere negli Usa dovrebbe far rientro presto in Italia, con la fine di un grande incubo per lui. Andiamo a scoprire qualcosa di più sulla sua vita e sui motivi che lo hanno portato ai guai giudiziari che hanno segnato la sua vita.

Chico Forti, un uomo di 65 anni, ha affrontato una condanna all’ergastolo negli Stati Uniti nel 2000, accusato di aver commesso omicidio. Secondo le autorità della Florida, Forti è stato ritenuto responsabile della morte di Dale Pike, un cittadino australiano il cui corpo è stato scoperto il 15 febbraio 1998 su una spiaggia di Miami. Pike era il figlio di Anthony Pike, con cui Forti stava trattando l’acquisto del Pikes Hotel, a Ibiza. Recentemente, Giorgia Meloni ha annunciato che Forti tornerà in Italia dopo aver trascorso 24 anni di detenzione negli Stati Uniti.

La vicenda giudiziaria di Chico Forti

Chico Forti da Giovane
Chico Forti da Giovane

Forti ha costantemente proclamato la sua innocenza in un caso che ha suscitato dibattito, evocando paragoni persino con la controversa vicenda di Amanda Knox. La sua storia ha origini molto diverse: negli anni ’90 ha partecipato a un popolare quiz televisivo italiano, Telemike, vincendo una cospicua somma di denaro presentando le sue abilità nel windsurf. Questo successo lo ha portato a trasferirsi negli Stati Uniti, dove ha divorziato dalla moglie italiana e si è risposato con una modella americana di nome Heather Crane. Ha intrapreso una carriera nel mondo dello sport, inizialmente nel windsurf e poi come produttore di video di sport estremi dopo un incidente d’auto.

Il cuore della questione giudiziaria ruota attorno a un accordo commerciale tra Forti e Tony Pike, che aveva concordato di vendere a Forti un resort a Ibiza. L’accusa ha sostenuto che Pike soffrisse di demenza e che Forti avesse cercato di trarne vantaggio in modo disonesto. Riguardo all’accusa di omicidio, Forti ha ammesso di aver incontrato Dale Pike all’aeroporto ma ha sempre negato di avergli sparato, sostenendo di averlo lasciato in un ristorante. Un elemento chiave presentato dall’accusa per collegare Forti all’omicidio è stata la sabbia rinvenuta nella sua auto, proveniente dalla spiaggia dove è stato trovato il corpo della vittima.

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