Contanti, si va verso la limitazione: circoleranno sempre meno banconote. Un problema per chi è ancora abituato al vecchio sistema che sempre più viene sostituito dalle carte. Andiamo a scoprire quali scenari si prospettano per i prossimi mesi in Italia.
Si discute tanto in questo periodo della possibile limitazione del denaro in contante, con l’introduzione sempre più massiccia degli strumenti digitali anche per i pagamenti di cifre piccole. Il denaro contante non è solo uno strumento di scambio, ma anche una fonte di inquinamento. In Europa, l’Italia si classifica al secondo posto per le emissioni di CO2 generate dalla circolazione di moneta contante, preceduta solo dalla Germania.
Secondo dati elaborati da The European House – Ambrosetti, l’Italia ha generato oltre 160,8 mila tonnellate di CO2 attraverso i pagamenti in contanti, con una media di 2,7 kg per abitante. Queste cifre sono anticipate nel Rapporto della Community Cashless Society 2024, che sarà oggetto di discussione a Cernobbio il prossimo 4 aprile, durante un incontro tra aziende e istituzioni del settore cashless.
Tuttavia, è importante evitare di considerare il pagamento digitale come una soluzione completamente ecologica. Anche se ha un’impronta di carbonio inferiore del 21% rispetto al contante, la tecnologia necessaria per i pagamenti con carta contribuisce anch’essa all’inquinamento ambientale.
Il possibile scenario in Italia nei prossimi mesi
Negli ultimi anni, in Italia si è verificato un significativo cambiamento nei modelli di pagamento, con sempre più esercenti che accettano pagamenti digitali oltre al contante. Nonostante ci siano ancora alcuni ritardi e resistenze da parte di alcuni commercianti, l’uso della carta è diventato una pratica comune.
L’adozione dei pagamenti digitali è stata guidata principalmente dalla domanda dei consumatori, con il 58% degli esercenti che ha introdotto questa opzione per soddisfare le richieste della clientela. Senza la possibilità di effettuare pagamenti digitali, si stima che si potrebbe perdere fino al 26% della clientela, con aumenti significativi in settori come quello alimentare, dell’abbigliamento, dell’ospitalità e dei tabaccai.
Nonostante i vantaggi economici e sociali derivanti dai pagamenti digitali, c’è ancora una certa diffidenza verso questa modalità tra gli utenti. Solo il 13,7% degli intervistati considera il cashless più sicuro del contante, principalmente a causa della percezione di maggiore concretezza e sicurezza associata ai pagamenti in contanti, nonostante il rischio di rapine.
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