Gino Sorbillo boccia la pizza di Briatore: scoppia la polemica

Gino Sorbillo, rinomato pizzaiolo napoletano, ha recentemente espresso delle opinioni riguardo alla pizza napoletana introdotta nel menu del Crazy Pizza di Flavio Briatore, aggiungendo un nuovo capitolo alla controversia tra i due personaggi, già nota come il “pizza-gate” del 2022.

La pizza di Gino Sorbillo incarna l’autentica tradizione napoletana, con impasti soffici e fragranti arricchiti da ingredienti freschi e genuini. Celebra l’artigianalità e l’amore per la gastronomia italiana, conquistando palati in tutto il mondo.

In contrasto con gli animi accesi del passato, Sorbillo ha valutato la pizza di Briatore senza polemiche, ma ha sollevato alcune critiche, in particolare riguardo al nome utilizzato. Pur apprezzando l’uso di ingredienti tipici come i pomodorini del Piennolo e il provolone del monaco, Sorbillo ha espresso perplessità riguardo alla tecnica di stesura dell’impasto, ritenendo che l’utilizzo del matterello comprometta la qualità del prodotto finale.

Proprio Sorbillo, noto per le sue sperimentazioni culinarie, ha recentemente introdotto varianti come la pizza all’ananas e al ketchup, sfidando le convenzioni della tradizione. Durante un’intervista con il Gambero Rosso, ha consigliato a Briatore di consultare un pizzaiolo esperto come Giorgio Riggio e di esplorare nuove tecniche di lavorazione dell’impasto.

L’elemento fondamentale per Sorbillo é l’impasto

L'elemento fondamentale per Sorbillo é l'impasto
L’elemento fondamentale per Sorbillo é l’impasto

Secondo Sorbillo, l’elemento fondamentale di ogni pizza è l’impasto, e se Briatore intende dedicare una pizza a Napoli, dovrebbe valorizzare proprio questo aspetto anziché deviare troppo dalla tradizione. Le sue perplessità riguardano dunque l’aderenza ai principi della pizza napoletana autentica.

Rispetto ai tempi del “pizza-gate”, le tensioni sembrano essere attenuate, e Sorbillo si mostra persino curioso di vedere come il concept del Crazy Pizza potrebbe essere accolto a Napoli, una città che tradizionalmente si è mantenuta fedele alla sua pizza originale. Briatore, dal canto suo, sembra essere concentrato su altri progetti, tra cui l’acquisizione di El Camineto a Cortina d’Ampezzo, dove intende portare l’esperienza gestionale del suo Twiga di Forte dei Marmi in vista delle Olimpiadi Invernali del 2026.

Questa possibile apertura del Crazy Pizza a Napoli suscita interesse anche da parte di Sorbillo, il quale si dichiara curioso di vedere come il marchio di Briatore sarà accolto nella patria della pizza. Resta da vedere se le osservazioni di Sorbillo influenzeranno eventuali decisioni future di Briatore riguardo al suo concept di pizza.

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